Canapa, bachicolture e scope
Sino al 1945/46 si coltivava e si lavorava a Foglizzo la canapa. Vi erano molti terreni adibiti a tale coltura ed in cui veniva messa a macerare la pianta di canapa per la successiva lavorazione. Era anche sorta una filatura che occupava alcuni abitanti del paese. Sino al 1926 veniva anche praticata la bachicoltura con la coltivazione dei gelsi e la lavorazione successiva dei bachi per la filatura della seta. In molte case non era raro trovare i filari su cui i bachi venivano posti a formare il bozzolo. Di origini antiche è anche la coltivazione della saggina e la successiva lavorazione con la produzione di scope. Attualmente sopravvive esclusivamente per la volontà di pochi artigiani mentre sino al dopoguerra rappresentava una fonte di reddito per buona parte delle popolazione.
Il portale della chiesa parrochiale
Notevole dal punto di vista artistico è il portale della chiesa parrocchiale. Unico portale in bianco del Canavese è stato fuso su
disegno di Carlo Conti, scultore di Torino, già famoso per la campana di Rovereto, mentre la parte in legno è opera del falegname foglizzese Signor Passera. Fu inaugurato il 24 Luglio 1927 in occasione della festa patronale di Santa Maria Maddalena e benedetto da monsignor Antonio SanGiorgio, arciprete di San Giorgio.